“Quanto è clemente il cuore” è il titolo della mostra di Cenzo Cocca curata da Daniele Pipitone e organizzata dall’Associazione Per Arte Vie con il patrocinio del Comune di Olbia e la collaborazione con alcune realtà del territorio che hanno creduto in questo progetto.
La mostra, prima iniziativa dell’Associazione, nasce dal desiderio di condividere il percorso artistico di Cocca, giovane esponente della Fiber art, e avvicinare la comunità olbiese alla conoscenza dell’arte contemporanea.
La mostra verrà inaugurata sabato 21 ottobre 2023 alle ore 17.00 presso il Museo Archeologico di Olbia e rimarrà aperta fino all’8 novembre negli orari di apertura del museo.
Quanto è clemente il cuore
Al Museo Archeologico di Olbia la mostra personale di Cenzo Cocca
Dal 21 ottobre all’8 novembre 2023
Sarà il Museo Archeologico ad ospitare la prima mostra personale a Olbia di Cenzo Cocca, giovane esponente della fiber art. Dopo una mostra a Parigi e la partecipazione ad un’internazionale a L’Aquila, l’artista presenta le sue opere in un’esposizione a cura di Daniele Pipitone, organizzata dall’Associazione Culturale Per Arte Vie con il patrocinio del Comune di Olbia e il sostegno di alcune realtà del territorio che hanno creduto in questo progetto.
La mostra verrà inaugurata sabato 21 ottobre alle ore 17.00 con ingresso gratuito e sarà aperta fino all’8 novembre 2023 secondo gli orari del museo.
“Quanto è clemente il cuore” è il titolo della mostra dedicata a Cenzo Cocca, prima personale nella città di Olbia. L’esposizione accoglierà una selezione di opere, alcune delle quali mai esposte in Sardegna, dell’artista il cui lavoro si caratterizza per l’uso di ago e filo, teli e cartoncini, e il ricamo è la modalità con cui si esprime.
Il titolo della mostra prende il nome da uno dei testi cuciti dall’artista, che ama trasferire pensieri e riflessioni su vecchi teli approfondendo il tema dell’interiorità dell’uomo e dando la possibilità di nuovo sguardo su sé stessi e la realtà.
Il percorso artistico di Cocca nasce dalla sua formazione in sartoria ed è proprio in questo ambito che è maturata l’idea di unire il ricamo all’arte.
Come si legge nella presentazione della mostra “la sua attenzione è rivolta alla persona in tutta la sua intima e complessa interiorità, al suo cuore fatto di dimensioni spirituali e psicologiche: domande, desideri, ricerca del vero, sentimenti. […] Indagare l’uomo significa per Cenzo dare concretezza ai pensieri interiori, studiarli, metterli in evidenza, raffigurarli. Lo scopo dell’operare artistico è quindi un modo per mettere in luce la palpitazione del cuore “quanto sente, quanto si muove e quanto ci guida”.
La mostra al Museo Archeologico è un invito all’immedesimazione con le cuciture e le parole ricamate sui teli. Tratto distintivo dell’opera di Cocca è, infatti, la parola cucita. Brevi frasi e poesie trasferite su un telo sono un modo per rendere più evidenti i propri pensieri e invitare lo spettatore alla riflessione. E’ facile trovare una corrispondenza tra esperienze personali e sentimenti vissuti con le poesie cucite.
In mostra saranno presenti teli cuciti dai quali emerge il desiderio di offrire una visione positiva, quella del rimarginare le proprie ferite e affrontare le circostanze avverse.
Guardare alle proprie cicatrici senza censurarle permette di considerarle parti integranti della propria vita, e di superare dolori, sbagli e insuccessi. L’invito è un guardare ai propri errori e alle proprie ferite con uno sguardo nuovo, uno sguardo che lascia spazio ad una visione della vita più ottimista, dove tutto può essere riordinato, salvato, ricucito.
Esposti al Museo Archeologico anche i ritratti cuciti, tra le prime opere dell’artista, e le maschere nate nell’ultimo anno di lavoro sulla base di letture e sperimentazioni, sul tema della mente umana e del significato del sacro. Nelle maschere Cocca analizza anche aspetti psicologici e come la mente e può essere modellata dall’ambiente e dall’educazione.
Tra le opere in mostra al Museo Archeologico “Un lungo e delicato ricordo da non dimenticare”, che rappresenta l’inizio del percorso dell’artista sul tema delle cuciture e delle ferite da rimarginare. Si tratta di un’ampia sutura blu realizzata su un grande tessuto donato a Cocca da una donna di Monteleone Roccadoria.
Caratterizzerà il percorso espositivo anche “Friscura” realizzata nel 2022 e mai esposta in Sardegna. Composta di due sedie coperte di frammenti di teli con scritte e un tappeto, l’opera nasce dall’idea di far memoria dell’antica abitudine nei paesi dell’isola di “friscurare”, ovvero, di sedersi durante le sere d’estate a chiacchierare prendendo fresco all’aperto. Con quest’opera l’artista invita a riflettere sul modo di socializzare e dialogare oggi.
La mostra è organizzata dall’Associazione “Per Arte Vie” nata nel 2023 dal desiderio di avvicinare la città di Olbia alla conoscenza dell’arte contemporanea, con particolare attenzione agli approcci degli artisti sardi.Quanto è clemente il cuore è organizzata con il patrocinio del Comune di Olbia e grazie alla collaborazione con aziende e associazioni del territorio che hanno creduto nel progetto Per Arte Vie e in questa mostra: Kinarmonia, Macchia Mediterranea, Pileri Gioielleria dal 1968, Tamponi FKT Gallura S.r.l., Tenute Faladas.
Foto dell’inaugurazione del 21 ottobre 2023 e dell’allestimento della mostra Quanto è clemente il cuore.
Crediti fotografici: Andrea Mignogna